Collezioni pubbliche
COLLEZIONE PALAZZO DEL QUIRINALE – ROMA
Skjorrringe – Danimarca Olio su cartone, cm. 38,4×50,2 Firmato in basso a dx.: “G. Sacheri Skjorringe Danimarca” (O.D.P. 3002; S.M. 1804)
Acquisizione: Acquistato nel 1900 a Torino all’Esposizione del Circolo degli Artisti.
Esposizioni: 1900, Torino, Esposizione del Circolo degli Artisti. Collocazione attuale: Ufficio Affari interni, Prefetto di Palazzo.
Bibliografia: Comunicazioni da Quirinale via fax del 30/3/1993; Pubblicazione della raccolta collezione opere presso Palazzo del Quirinale.
Marina di notte Olio su carta, cm. 44,7×56 Firmato in basso a sx: “G. Sacheri”. (O.D.P. 2876; S.M. 5023)
Provenienza: dal palazzo Margherita, 1928 Stato conservazione: da restaurare.
Bibliografia: Comunicazioni da Quirinale via fax del 30/3/1993; Pubblicazione della raccolta collezione opere presso Palazzo del Quirinale.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO – TORINO
G. Garibaldi e Nino Bixio sullo scoglio di Quarto – Mag. 1860 Olio su tavoletta, cm. 23×30, non firmato.
Da una ricerca effettuata sugli inventari del Museo del Risorgimento con sede alla Mole Antonelliana, che risalgono agli anni successivi alla prima guerra mondiale, è risultato che il dipinto in oggetto è stato registrato con il numero d’inventario 1315 e la collocazione in sala 6. Altri dati non sono in possesso del Museo. Oggi il dipinto si trova esposto in bacheca nella sala 19 del percorso museale del Museo del Risorgimento a Palazzo Carignano (informazioni pervenuta da Dr.ssa Traniello, Add. Archivio Iconografico del Museo – 17/5/99).
MUNICIPIO DI CUNEO
Mattino a Dordrecht, s.d. (1900 ?) (Mattino d’inverno a Dordrecht) olio su tavola, 69×80 cm. Inv. 205 rosso
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”.
Acquisizione: 1929, acquisto per il Museo presso la mostra del Circolo Sociale, Cuneo, Delibera Provinciale n. 838 del 30 ottobre 1929.
Esposizioni: 1923, Promotrice, Torino, n. 256
L’opera non è datata ma, visto il soggetto, appartiene al periodo “nordico del Sacheri, cioè agli anni fra il 1898 e 1902 quando il pittore genovese soggiornò in Olanda e Danimarca. E’ un paesaggio invernale della città olandese, collocata alla foce del Waal, dove si immette nell’Holland Diep. E’ uno scorcio di periferia dominato da un’atmosfera grigiastra determinata dall’ora mattutina e dalla stagione. La linea prospettica è data dal canale deserto dalle acque cupe e desolate e dal fiare di alberi al centro, che porta alla casa isolata sulla destra in alto della composizione, dove una finestra illuminata dalla luce giallastra di una lampada a petrolio, costituisce l’unica nota di colore brillante nell’insieme dominato dai toni bruni r grigiastri; fanno eccezione, per maggiore luminosità, il manto nevoso in primo piano ed il cielo mosso da nuvole pesanti e sprazzi di azzurro sullo sfondo.
F.G. (Fabrizio Gardinali – Cuneo) (dal volume catalogo “Civiche collezioni d’arte a Cuneo” (pag. 94) edito in occasione della mostra omonima organizzata dal Comune di Cuneo nel maggio 1999)
Marina di Sori – Riviera di Levante, s.d. (1920 ?) Olio su tela, 95,5×123,5 cm. Inv. 2073 rosso
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”.
Acquisizione: 1929, acquisto per il Museo presso la mostra del Circolo Sociale, Cuneo, DP n. 838 del 30 ottobre.
L’opera fu acquistate dal Comunedi Cuneo nel 1929, assieme all’altro Sacheri, Mattino a Dordrecht, per una somma totale di 6.000 lire e con una tela di Garrone per 1000 lire, “da destinarsi poi al Museo che si ha in animo di istituire con altri quadri che il Comune già possiede”. Si tratta di uno dei soggetti preferiti dal pittore ligure: una marina. In particolare è raffigurato il paese di Sori, centro vicino a Bogliasco, la residenza dell’artista. Le case sulla sinistra ed in particolare sulla destra, costituiscono una specie di quinta in mezzo alla quale si apre il mare di un azzurro intenso, mosso, con le onde che si infrangono con spume biancastre sulla scogliera e sulla spiaggia. In lontananza, sull’orizzonte, acqua e cielo quasi si confondono, con quest’ultimo distinguibile per il prevalere dei toni grigi delle lievi nuvole, illuminate dalla luce del sole proveniente da oriente. Un quadro luminosissimo, vivacizzato dai colori dei panni stesi alle finestre delle abitazioni, con le tipiche imposte verdi che richiamano la breve via alberata sulla destra. Tre barche sulla battiglia e alcune figure animano ulteriormente l’ampio paesaggio su cui domina comunque con la sua estensione e vastità, il mare.
Bibliografia: O. Giacchi, Giuseppe Sacheri pittore paesista, in “Cuneo provincia granda”, agosto 1956, p. 39. F. G. - (dal volume catalogo “Civiche collezioni d’arte a Cuneo” (pag. 102) edito in occasione della mostra omonima organizzata dal Comune di Cuneo nel maggio 1999)
CASA–MUSEO GALIMBERTI – CUNEO
Domenica in Olanda, s.d. (ante 1928) Olio su tavoletta legno, 15×23 cm. Inv. 30809 nero
Firmato: sul recto in basso a sn. “G. Sacheri”
Iscrizioni: Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Questo piccolo studio è certamente un ricordo di viaggio del Sacheri durante una visita nel Nord Europa. Co cartoncini di piccole dimensioni, il Sacheri, che nella sua opera artistica non ha mai eseguito grandi tele se non eccezionalmente, aveva modo di dipingere anche durante i viaggi. I diari di viaggio tra Ottocento e Novecento parlano infatti fi piccoli dipinti che i turisti dell’epoca acquistavano in viaggio, anticipando la tradizione della cartolina e della fotografia. Per l’artista nulla era più sensato che munirsi di piccole tele, blocchi di carta da disegno, per testimoniare un viaggio. Non è noto come questo studio venne acquisito dai Galimberti. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “23) Sacheri Giuseppe, studio di soggetto olandese – cartone 23×15” e in quello s.d. come “23) Sacheri, Domenica in Olanda”.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970
S. A. (Stefania Allario – Cuneo)
Scogliera con vele, s.d. (1928?) Olio su cartone, 17×25 cm. Inv. 30807 nero
Firmato: sul recto in basso “G. Sacheri” – sel verso: “Alla chiara scrittrice Alice Galimberti G. Sacheri 18.X.1928”
Iscrizioni: sul verso etichetta “15 Avv. T. Galimberti”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
La dedica di questo piccolo studio ad Alice Galimberti permette di supporre con la massima certezza si tratti di un omaggio dell’artista alla scrittrice cuneese. Il dipinto si caratterizza per una stesura pittorica del colore molto pastosa, probabilmente eseguito all’aria aperta, a Bordighera. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “15) Sacheri Giuseppe, Piccolo studio di mare con dedica – cartone 25×17” e in quello s.d. come “18 Sacheri, Marina”.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Mattina a Bordighera, 1929 (Panorama di mare a Bordighera) olio su tavola, 39×47 cm. Inv. 30810 nero
Firmato: sul recto,in basso a dx. “G. Sacheri 11.1.1929”
Iscrizione: sul verso etichetta “19 Avv. T. Galimberti”, a lapis blu “G. Sacheri Mattina a Bordighera N.4”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Questo dipinto venne con ogni probabilità eseguito dal Sacheri en plein air. La penellata scattante rende appieno il paesaggio con il mare increspato dalle onde ed il vento che avvolge le figure. Non è noto purtroppo in quali circostanze i Galimberti acquisirono l’opera. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “19) Sacheri Giuseppe, Marina a Bordighera, cartone 47×39” e in quello s.d. come “19) Sacheri, Panorama di mare a Bordighera”. Alcuni cenni del Sacheri, in una lettera ad Alice Galimberti del 13 novembre 1931– (“…Se il muro non è caldo, non credo che la marina abbia a soffrire della vicinanza della stufa, tanto più ora che è protetta dal vetro…”)(carte di Alice, sc. 67 fasc. 302), si riferiscono ad una marina e alle condizioni ambientali che l’opera può sopportare, data la vicinanza con la stufa. La collocazione originaria del dipinto, ripresa nell’attuale allestimento, fa ritenere si tratti proprio della stessa opera. Degna di menzione è la cura prodigata dall’artista nel fornire preziose indicazioni per la conservazione del dipinto, ma ancora più rilevante è che da queste considerazioni del Sacheri derivano precise domande della signora Galimberti, interessata ai rischi che l’opera potrebbe correre se troppo vicina ad una fonte di calore.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Plenilunio sul mare, 1930 c. (Raggio di luna sul mare) olio su tavola, 31×40 cm. Inv. 30808 nero
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso fr. Di carta incollata “18 Avv. T. Galimberti”, a lapis blu “N. 19 G. Sacheri Plenilunio sul mare”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
La presenza di un numero d’ordine non attinente all’ordinamento dei quadri dei Galimberti, finora evidenziati con i frammenti di carta ed il timbro “Avv. T. Galimberti”, permette, come per le opere precedentemente analizzate del Sacheri, di supporre si tratti di un dipinto presentato ad un’esposizione. Il passggio ai Galimberti non è documentato. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “18) Sacheri Giuseppe, Marina con raggio lunare – cartone 40×31” e in quello s.d. come “15) Sacheri, Raggio di luna sul mare”. Il tema del mare, con le sue svariate metamorfosi di colori e movimento, è un soggetto molto caro all’artista. Nativo di Genova, egli soggiornava d’inverno a Bordighera. Molte sue opere testimoniano una grande versabilità per questo soggetto, che con le sue infinite variazioni “d’umore” e di “colore”, gli permisero di affrontare più e più volte lo stesso tema, senza arrivare a produrre temi “in serie” o ripetitivi. Ogni suo studio si distingue per un elemento particolare, una luce, un tono, la resa di un movimento. Negli anni ’30, troviamo un “Plenilunio” di proprietà dei Reali di Savoia (ora Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino)
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970; R. Maggio Serra, La pittura…, in La Pittura in Italia. L’Ottocento, Torino, 1992, p. 80 S.A.
Armonia di sole autunnale, 1930 c. (Studio di terra lavorata) olio su tavola 30×39 cm. Inv. 30802 nero
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso a lapis blu “G. Sacheri Armonia di sole autunnale”, fr. Di carta incollata “20 Avv. T. Galimberti”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Tutti i quadri di Giuseppe Sacheri di proprietà dei Galimberti presentano, come il dipinto qui analizzato, l’iscrizione sul retro della tavola del titolo dell’opera. Rimane però difficile e quanto mai arduo da determinare se fu l’artista steso a scrivere; vi sono alcune affinità tra la firma dipinta sul recto della tavola e la scrittura a lapis blu. Non è noto come il dipinto entrò in possesso dei Galimberti. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “20) Sacheri Giuseppe, Studio di terra lavorata – cartone 39×30” e in quello s.d. come “20) Sacheri, Terra lavorata”.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Fiume a Piemonte in inverno, s.d. (1930 ?) (Paesaggio invernale – Fiume) olio su tavola 50×59 cm. Inv. 30806 nero
Firmato: in basso a sn. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso etichetta “17 Avv. T. Galimberti”, a lapis blu ms. “G. Sacheri N. 34 Fiume a Piemonte in inverno”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Di questo quadro non è documentato l’ingresso nella collezione Galimberti, compare però nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “17) Sacheri Giuseppe, Paesaggio invernale (fiume) – cartone 50×59” e in quello s.d. come “17) Sacheri, Fiume e paesaggio invernale”. Le sue dimensioni, superiori rispetto alla gran parte delle opere dello stesso artista di proprietà dei Galimberti, spesso bozzetti che venivano donati, rendono plausibile che l’opera venne acquistata. Il paesaggio innevato , dipinto con estrema maestria nella stesura del colore e nella cura dei dettagli, fa supporre si tratti di una esecuzione in studio, più volte ripreso dall’artista, per rendere completamente l’effetto cristallino e poco luminoso del fiume in inverno. In quest’occasione le qualità pittoriche del Sacheri, paesaggista per eccellenza, stimolano un confronto con altre sue opere presenti in Casa Museo Galimberti: si può cogliere infatti nettamente la differenza tra il bozzetto, eseguito en plein air, dove la pennellata è scattante e quasi alla ricerca dell’effetto di luce e di colore da cogliere, ed il quadro di studio, rifinito al minimo dettaglio, dove l’obiettivo dell’artista sembra quello di rendere l’effetto d’insieme, con armonia di composizione e colore.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Roaschia (Paesaggio alpino) (Panorama invernale – Roaschia) olio su tavola, 29×37 cm. Inv. 30803
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso a lapis blu “abituri alpini G. Sacheri”, sul telaio fr. Di carta incollata “21 Avv. T. Galimberti” ; sul recto sulla cornice, al centro in basso, etichetta metallica “Roaschia”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Nell’archivio di Casa Museo Galimberti si trovano una serie di lettere di Giuseppe Sacheri, datate tra il 1931 e 1932, indirizzate alla signora (ACMG/ Carte di Alice, sc. 67, fasc. 302). Argomento principale di queste lettere sono i riferimenti ad esposizioni dell’artista, in particolare una tenuta a Cuneo a partire dal 27 settembre 1931 presso il negozio Marenco di via Roma 21. L’artista scrisse ad Alice Galimberti con la preghiera di diffodere ai conoscenti l’esposizione. Questo dipinto non è noto come sia pervenuto ai Galimberti. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “21) Sacheri Giuseppe, Paesaggio alpino (Roaschia) – cartone 37×29” e in quello s.d. come “21) Sacheri, Panorama invernale (Roaschia)”. Il Sacheri, durante l’estate soggiornava a Pianfei dal 1927 era sua dimora abituale] e dalle lettere traspare che durante i soggiorni approfittasse per dipingere all’aria aperta alcuni paesaggi (ibidem/ sc. 67, fasc. 302). Tra questi certamente questo dipinto. La presenza di una etichetta metallica che indica il titolo ed il soggetto del quadro, Roaschia, può far supporre si tratti di un’opera proveniente da una esposizione, che potrebbe essere quella tenuta a Cuneo nel 1931.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Roccavione (Paesaggio alpino) (Panorama – Roccavione) olio su tavola 34×41 cm. Inv. 38805 nero
Firmato: sul recto in basso a dx. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso a lapis blu “35 – G. Sacheri – Giorno di sole in montagna – Viottola – 492 n. 57 Misure; sul recto sulla cornice in basso al centro etichetta metallica “Roccavione”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti
Come il quadro “Roaschia”, questo dipinto venne realizzato dal Sacheri durante una dei suoi soggiorni a Pianfei. La presenza dell’etichetta metallica e delle iscrizioni presenti sul retro del quadro dimostrano che l’opera venne presentata ad una esposizione. Il successivo passaggio ai Galimberti non è però documentato. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “22) Sacheri Giuseppe, Paesaggio alpino (Roccavione) – cartone 40×33” e in quello s.d. come “22) Sacheri, Panorama (Roccavione)”. In tutta la produzione dell’artista prevale il gusto per lo studio all’aria aperta. La pennellata è sempre plastica, quasi scattante, per tradurre con immediatezza l’impressione che l’artista ha colto nello studio del paesaggio. Il Sacheri sembra tradurre nel dipinto l’emozione che ha provato nell’osservare il mondo, traducendo “sensazioni di paesaggio”.
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970 S. A.
Messa in montagna con neve, s.d. (1931 c.) (Paesaggio di neve con donne) olio su tavola, 30×40 cm. Inv. 30804 nero
Firmato: sul recto in basso a sn. “G. Sacheri”
Iscrizioni: sul verso etichetta “16 Avv. T. Galimberti”
Restauri: 1997, Nicola Restauri – Aramengo d’Asti Come per gli altri dipinti del Sacheri, non è purtroppo possibile definire l’ingresso di quest’opera in casa Galimberti. Compare nell’ Elenco Quadri… del 1939 come “16) Sacheri Giuseppe, Paesaggio di neve con donne – cartone 40×30” e in quello s.d. come “16) Sacheri, Panorama di neve con chiesetta”.
Dato degno di menzione è l’assenza dell’iscrizione a lapis blu, presente negli altri studi qui esposti, che indicano autore e titolo del dipinto. Anche questo studio si colloca nella serie di piccoli bozzetti del Sacheri, ed ha come soggetto certamente una delle vallate vicino a Pianfei. La presenza nella collezione Galimberti di un altro dipinto del Sacheri con panorama invernale, consente un piccolo confronto e suffraga l’ipotesi che anche questo dipinto venne abbozzato come d’abitudine dell’artista all’aria aperta, e successivamente ripreso in studio
Bibliografia: G. Sordini, Mostra postuma…, Genova, 1970
S. A. MUSEO NAVALE DI GENOVA
Il porto di Genova durante le feste Colombiane (1892)
Olio su tela senza firma Sacheri partecipa al Concorso bandito dalla Giunta Municipale di Genova per l’Esposizione Marinara dell’ottobre 1892 e vince il 1° premio con il quadro “Genova in gloria”. Il dipinto rappresenta il porto di Genova l’8 settembre 1892, al momento dell’ingresso nel porto, della nave con i Reali d’Italia festeggiati dalle salve di tutte le navi mercantili e da guerra ormeggiate nel porto. Viene anche intitolato “Il porto di Genova durante le Feste Colombiane del 1892. Lettera del Municipio di Genova: Ill.mo Sig, Giuseppe Sacheri – Genova, Mi è grato partecipare alla S.V. Ill.ma che in conformità al parere emesso dalla Commissione incaricata di giudicare del merito dei quadri presentati al Concorso bandito dalla Giunta Municipale l’8 e il 27 Ottobre 1892, la Giunta stessa ha assegnato a V.S. quale autore del quadro contraddistinto col motto “Genova in gloria” il 1° premio di lire tremilacinquecento. Con piena osservanza. Il Sindaco Pratolongo I quadro si trova dal 1997 nel Padiglione del Mare e della Navigazione, a Genova nel cuore del porto Antico, nell’edificio che ospitava gli Antichi Magazzini del Cotone.
COLLEZIONE DELLA PROVINCIA DI GENOVA
Nuvoloni d’autunno (primi anni 1900)
Olio su tela firma non rilevabile da foto A Nervi Olio su tela firma non rilevabile da foto
Fontana dei pioppi Olio su tela firmato in basso a dx
I girasoli e la luna (1914)
Olio su tela firma non rilevabile da foto Dipinto ricco di sensibilità simbolista, giocata sul contrasto tra la luna che sorge su di un mare trasparente e le sagome scure dei cipressi e dei contorti pini di aleppo, contrappuntati dai girasoli che riportano in primo piano, accentuandolo, il colore del disco lunare.
ACCADEMIA LIGUSTICA DI GENOVA
Dopo il tramonto (1889 c,) Olio su tela, cm. 38,5×36
Firmato e datato in basso e sx “G. Sacheri” – firma a matita sul retro Esposizione Genova 2000 “Il giardino incantato” – Donazione Oberti
Si tratta probabilmente di una delle rare opere a carattere divisionistadipinte da Sacheri nell’ultimo decennio del XIX secolo, alcune delle quali esposte alla Promotrice di Torino. L’attribuzione a Sacheri è confortata, oltre da una firma a matita sul retro, dal parere di Giovanni Paganelli, conoscitore della pittura ligure, che conferma di aver conoscenza di altri dipinti del pittore in cui si ritrovano soluzioni tecniche e formali analoghe nella resa delle luci sul mare.
Costa (1899)
Olio su cartone, cm. 35×46 firmato e datato in basso a dx Esposizione Genova 2000 “Il giardino incantato” – Donazione Oberti
Bibliografia: G. Bruno, La pittura in Liguria dal 1850 al divisionismo, apparati critici-bibliografici di L. Perissinotti, Stringa ed. Genova 1981, tav. 235 p.211
Portofino (1899 ca.)
Olio su cartone, cm 23×32 firmato in basso a dx Esposizione Genova 2000 “Il giardino incantato” – Donazione Oberti
Bibliografia: G. Bruno, La pittura in Liguria dal 1850 al divisionismo, apparati critici-bibliografici di L. Perissinotti, Stringa ed. Genova 1981, tav. 235 p.211
In inverno (1900 ca.)
Oio su cartone, cm. 28×38 firmato in basso a dx Esposizione Genova 2000 “Il giardino incantato” – Donazione Oberti
PINACOTECA CIVICA DI SAVONA
Arcobaleno
Olio su cartone, cm. 60×70 firmato sul recto in basso a sx “G. Sacheri” Esposizione nel 1984 Bogliasco, Mostra presso Sale Comunali
PALAZZO COMUNALE DI CHIAVARI
Nuvoloni d’autunno
Sala della Giunta Comunale
MUSEO D’ARTE ITALIANA A LIMA
Tramonto sul mare
Olio su tela, cm. 70×90,3 firmato sul recto in basso a dx “G. Sacheri”
Esposizioni: 1921 Prima Biennale Romana d’Arte – Sala 35
Sacheri, noto autore di marine, in occasione della XI Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia del 1914 (sala 2), presenta una tela dal titolo Tramonto sul mare; l’opera, non essendo riprodotta nel catalogo in occasione dell’esposizione, non può essere identificata con certezza con l’altra tela, dal titolo identico, presente alla Prima Biennale Romana del 1921. Pier Paolo Pancot